NOME: Stefano
COGNOME: Zaffaroni
ETA‘: 23
SQUADRA: Saronno Castor
N° MAGLIA: 27
MOTTO: Solo mirando all’impensabile si raggiungie l’impossibile
SOPRANNOME: Zaffa
RUOLO: Centrale di attacco
-Ciao Zaffa e benvenuto a: CONOSCI I COMETS?”cominciamo!
– Come furono i tuoi primi passi in questo sport? chi ti ci portò?
I primi passi li ho mossi appena iniziai le superiori al GB dapprima nel gruppo sportivo e pochi mesi dopo nel Saronno. Mi fecero avvicinare a questo sport Teo (Lomba) e Fil che hanno iniziato un paio di mesi prima di me e mi hanno coinvolto.
– Quali sono stati i tuoi migliori compagni di squadra? Perchè?
Questa è difficile.. Pensandoci un po’ direi che tra i pollux sono stati Fil, Lomba e Niki che mi hanno fatto iniziare e proseguire con questo sport. Poi sicuramente Acio che è stato un esempio per tanti anni e infine Lanza e Gio con i quali ho raggiunto gli obiettivi più importanti. Ora invece direi che lo stimolo maggiore me lo da un certo Andrea che vuole fregarmi il posto.
– In che modo influisce il tuo stato emozionale nel rendimento fisico?
Influisce parecchio, sia in bene che in male. Generalmente riesco a giocare decentemente solo quando sono carico e motivato, ma per fortuna, appena entro in una partita importante, il resto conta poco.
– In che modo lo sport ti ha aiutato nella tua crescita personale?
Mi ha fatto conoscere molte persone e mi ha dato più sicurezza, soprattutto stare in una squadra come quelle che ho trovato a Saronno mi ha permesso di raggiungere molti obiettivi.
– In che modo controlli i pensieri negativi dopo aver commesso un errore, come ad esempio una serie di giocate sbagliate o una brutta partenza?
Cerco di ripartire tutte le volte da capo senza buttarmi giù e rimanendo concentrato
– Nel 2011 ci sono stati i mondiali a Ferrara, raccontaci la tua esperienza.
Personalemte non ho un bellissimo ricordo di quella esperienza, ho giocato poco e mi sono infortunato al ginocchio nella prima partita
– Hai sofferto di lesioni importanti? Come si mantiene alto il morale durante un recupero fisico?
Un paio, ma più che importanti non mi hanno permesso di giocare eventi di rilievo. Sicuramente il più brutto è stato l’infortunio al dito nell’EWC di Saronno, ma fin da subito non aver giocato mi ha spinto a prepararmi al meglio per la successiva
– Il miglior attacco è la difesa o viceversa? Tu sei molto forte nella fase difensiva di un’ azione, come si acquisisce questa abilità?
Fino ad un anno fa avrei detto che le partite si vincono con la difesa, ma non è così, ci vuole equilibrio. Ci vuole passione e voglia di migliorare!
– Quali sono i tuoi piani futuri?
Non so, devo ancora chiarirmi le idee. Quest’anno ci sono gli europei ma devo ancora trovare qualche buona motivazioni.
– Cosa consigli a coloro che iniziano?
Battetevi per raggiungere i vostri obiettivi!
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